Giampiero Falasca
Dimissioni, smart working e fuga dal lavoro. Cosa sta accadendo nel mercato del lavoro?
Intervista a Giampiero Falasca
di Maria Chiara Volpi – CTS SEAC
Il mercato del lavoro italiano sta riprendendo vitalità anche se presenta ancora una serie di problemi, legati soprattutto all’eccessiva burocrazia e al formalismo. Ne ho parlato con Giampiero Falasca, avvocato, esperto di diritto del lavoro e delle relazioni industriali, People Strategist dello studio legale DLA Piper, docente a contratto dell’Università Mercatorum, collaboratore del Sole 24Ore ed autore di volumi in materia di diritto del lavoro.
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Dottor Falasca, possiamo affermare che, dopo la crisi legata al covid, il mercato del lavoro è ripartito?
Io credo di sì. Ci sono diversi indicatori che ci dicono che il mercato del lavoro è ripartito. La recente pubblicazione dei dati sulle tendenze del mercato del lavoro da parte del Ministero del lavoro ci dimostra che nei primi nove mesi del 2022 c’è stato un aumento rilevante delle dimissioni – che qualcuno ha visto come un segnale di un qualcosa che non va bene – c’è stato un aumento dei licenziamenti, ma c’è stato anche un rilevante aumento delle attivazioni di rapporti di lavoro. Questi tre dati ci dicono che il mercato del lavoro sta riprendendo vitalità. Un mercato del lavoro sano è un mercato del lavoro dove ci sono le dimissioni, i licenziamenti e le assunzioni. Un mercato del lavoro statico, non sano, è quello in cui si mantiene lo stesso posto di lavoro per dieci, venti o trent’anni. Questa cosa tendenzialmente non esiste più ed è importante che il mercato del lavoro si muova, che le persone si muovano da un lavoro all’altro.