Stranieri e lavoro
Le ripercussioni della pandemia
di Alice Vindimian – CTS SEAC
Quanto e come partecipano i cittadini stranieri al mercato del lavoro italiano?
In quale misura la pandemia da covid-19 ha influito sulla situazione occupazionale del nostro paese?
A queste domande ha voluto rispondere l’undicesimo rapporto annuale “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, curato dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione e pubblicato a luglio 2021.
Scopri Law&HR
Abbonati
Tassi di occupazione e disoccupazione nell’area Ocse
Un capitolo del rapporto analizza in modo specifico la situazione degli immigrati nel mercato del lavoro dell’area Ocse, di cui l’Italia fa parte.
Nei paesi Ocse, nel 2020, la pandemia da covid-19 ha avuto ripercussioni negative sul mercato del lavoro sia per i soggetti nativi che per gli immigrati.
Per quanto riguarda la situazione degli stranieri, il tasso di occupazione è passato dal 67,3% al 65,6% e il tasso di disoccupazione dal 7,9% al 9,3%.
In tre paesi Ocse su cinque il tasso di occupazione degli immigrati è diminuito significativamente, soprattutto nei paesi nordici, nell’Europa meridionale e in America del nord. Tra il 2019 e il 2020 in Islanda, Spagna, Messico, Colombia, Stati Uniti e Canada, il calo del tasso di occupazione supera il 4,5%.