Al via il 1° marzo 2022

di Alice Vindimian – CTS Seac

Al fine di favorire la natalità, sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione, soprattutto femminile, la legge n. 46 del 1° aprile 2021 ha delegato il governo ad adottare uno o più decreti legislativi per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale. 

Gli aggettivi con i quali l’assegno viene definito ne evidenziano le caratteristiche e le peculiarità. Innanzitutto è “unico” in quanto va ad accorpare alcune misure presenti nel nostro ordinamento, ovvero gli assegni al nucleo familiare, la detrazione per figli a carico e le misure legate alla natalità. In secondo luogo è “universale” perché spetta a tutti i nuclei familiari con figli a carico, a prescindere dall’occupazione dei genitori e, quindi, anche a lavoratori autonomi, liberi professionisti, disoccupati, incapienti.

Secondo le iniziali intenzioni del governo, l’assegno unico e universale doveva essere operativo dal 1° luglio 2021, ma la sua partenza è stata poi rinviata al 2022. Nell’attesa dell’adozione dei decreti attuativi della legge di delega, il decreto legge n. 79 dell’8 giugno 2021 ha previsto alcune misure temporanee, dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021: l’assegno temporaneo, o “ponte”, destinato alle famiglie con figli minori che non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare, e la maggiorazione degli importi degli assegni per il nucleo familiare.

Da ultimo, il decreto legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021, dando attuazione alla legge n. 46/2021, ha istituito l’assegno unico e universale per i figli a carico, a decorrere dal 1° marzo 2022. Non solo, per garantire il passaggio da una disciplina all’altra, ha anche previsto la proroga delle misure temporanee fino al 28 febbraio 2022.

Vediamo ora nel dettaglio le caratteristiche dell’assegno unico, i requisiti, i soggetti beneficiari, gli importi spettanti, le modalità di presentazione della domanda, l’erogazione.