La conformità alle regole rende più competitivi
di Maria Chiara Volpi – CTS Seac
Cos’è la compliance aziendale
La compliance aziendale è uno strumento che permette alle imprese (piccole, medie o grandi) e agli enti (sia pubblici che privati) di organizzarsi e funzionare al meglio, nonché di tutelarsi da possibili rischi di natura legale o di immagine; consiste, in concreto, in un insieme di attività, comportamenti e processi organizzativi – calibrati sulle caratteristiche di ogni singola società – che garantiscono, se correttamente applicati, il rispetto di leggi, regolamenti e codici etici o di condotta.
Questo insieme di regole – alcune obbligatorie, altre volontarie – consente alle aziende di essere compliant, cioè conformi alle leggi e agli standard in vigore nel settore di riferimento; contestualmente, previene il rischio di essere sanzionati – civilmente, penalmente o dal punto di vista amministrativo – o che venga intaccata la reputazione aziendale a causa, appunto, del mancato rispetto delle norme in vigore.
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Le procedure e i principi comportamentali della compliance coinvolgono sia il datore di lavoro che i dipendenti, a prescindere dal livello e dall’inquadramento. L’intera organizzazione aziendale, dagli apicali ai neo-assunti, deve conoscere il contenuto e il funzionamento del modello organizzativo adottato, nonché l’obbligatorietà del suo rispetto; d’altronde, se un’organizzazione vuole essere efficiente, deve inevitabilmente dotarsi di regole, che tutti devono rispettare.
La compliance aziendale è un’attività preventiva: si preoccupa di prevenire il rischio di non conformità dell’attività aziendale alle disposizioni normative, ai regolamenti, alle procedure e ai codici di condotta del settore di riferimento, suggerendo – in caso di disallineamenti – la soluzione più opportuna.
L’obiettivo non è solo quello di tutelare le attività aziendali ma anche di rafforzare il rapporto di fiducia con clienti e stakeholders. La conformità alle regole, infatti, rende le aziende più sicure, più efficienti, più competitive e più innovative, e ciò viene percepito non solo dal personale interno ma anche da tutti i soggetti esterni con cui l’azienda si interfaccia, siano essi collaboratori, clienti, fornitori od operatori del medesimo mercato.