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Il work life balance nelle aziende di oggi

di Maria Chiara Volpi – CTS SEAC

Nel mondo del lavoro è in corso un processo di trasformazione dei modelli organizzativi e le aziende si stanno trovando, oggi più che mai, a fare i conti con il fatto che flessibilità e benessere sono diventati elementi non negoziabili.

I lavoratori – siano essi neo assunti o “veterani” della professione – sanno ciò che vogliono e cosa sono disposti a sacrificare per il lavoro; ai datori di lavoro chiedono di poter lavorare per obiettivi con modalità di organizzazione caratterizzate da autonomia e flessibilità.

Lo conferma anche il primo sondaggio 2023 lanciato sulla pagina LinkedIn del Sole 24 Ore; le indicazioni emerse dalle 7.674 risposte sono chiare: la priorità ora è il work life balance. Come proponimento per il 2023, il 38% degli intervistati ha dichiarato di voler “migliorare la qualità di vita”; nel 30% dei casi è stato espresso il desiderio di “migliorare l’attuale posizione professionale”, il 19% vorrebbe cambiare lavoro e solo il 13% dei rispondenti ha dichiarato di voler investire tempo e risorse nella propria formazione.

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Anche dall’analisi dei risultati del Randstad Employer Brand Research 2022 emerge che il buon equilibrio tra vita privata e lavoro è uno dei fattori maggiormente ricercati dai lavoratori italiani. Questo aspetto è ritenuto importante dal 65% del campione coinvolto dall’indagine – composto da 6.590 intervistati tra la popolazione attiva del nostro paese – ed è in cima alla classifica degli elementi più ricercati in un’azienda.

È un aspetto primario soprattutto per le donne, insieme al clima piacevole sul posto di lavoro, la retribuzione e i benefit.