Le ultime modifiche nella legge di bilancio per il 2023

di Roberto Santoro

Premessa

Tra le novità introdotte dalla legge di bilancio per il 2023 rientra anche la modifica dei congedi parentali, che interessa la conciliazione vita-lavoro perché, a breve tempo dalla sua entrata in vigore, interviene sulle tutele previste dal decreto legislativo n. 105/2022, attuativo della direttiva (UE) 2019/1158 in tema di work-life bilance ed entrato in vigore il 13 agosto 2022.

Il comma 359 dell’articolo 1 della legge n. 197/2022 (pubblicata in G.U.  n. 303 del 29 dicembre 2022 – supplemento ordinario n. 43) apporta modifiche a disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità per quanto concerne il congedo parentale genitoriale.

La norma dispone che: “Al primo periodo del comma 1 dell’articolo 34 del testo  unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, sono aggiunte, infine, le seguenti parole: elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima  di  un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 per cento della retribuzione”.

La norma base, modificata in virtù dell’aggiunta, pertanto, così dispone: “Per i periodi di congedo parentale di cui all’articolo 32, fino al dodicesimo anno di vita del figlio, a ciascun genitore lavoratore spetta per tre mesi, non trasferibili, un’indennità pari al 30 per cento della retribuzione, elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 per cento della retribuzione”.

La novità legislativa, in pratica, riconosce un ulteriore mese di congedo parentale economicamente coperto con un’indennità Inps pari all’80%, commisurata alla retribuzione media globale giornaliera e che si aggiunge alla tutela legislativa già riconosciuta prima della legge n. 197/2022, in seguito sintetizzata a grandi linee.