Franz, amico mio
di Giuliano Testi – CTS SEAC
Franz, amico mio, hai poi verificato se davvero gli alberi affondano le loro radici nel terreno o se sono soltanto appoggiati sulla terra?
Ti direi di farmelo sapere, ma al tempo stesso mi domando, Franz, a che giova il saperlo?
Siamo proprio certi che una vita fatta di ineluttabili certezze sia migliore di un’esistenza che accoglie fantasie alle quali è bello credere?
La verità?
Cosa è mai la verità?
Il suo possesso puro ed assoluto è utopia, da sempre e per sempre, almeno fin quando lo sguardo dell’uomo cercherà di indagarla, di interpretarla, di classificare sfumature destinate all’anima e non alla mente.
Lontana… lontana da me una vita di sole certezze, senza la speranza di veder un giorno gli alati abitanti della luna.
Allora Franz, amico mio, continuiamo il nostro vagare tra gli alberi, ben guardandoci dall’avvicinarci troppo ai tronchi, così da conservare il dubbio che ci consola.