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SEAC

Veronica Alfonsi


Open Arms

Intervista a Veronica Alfonsi

di Giuliano Testi e Maria Chiara Volpi – CTS SEAC

Nel Mar Mediterraneo varie Ong sono al lavoro quotidianamente per cercare di salvare quante più vite umane possibile. Il loro difficile lavoro è spesso conosciuto soltanto superficialmente, ma risulta assolutamente fondamentale, vista la mancanza di una vera politica europea in materia di migrazioni. Per saperne di più abbiamo incontrato Veronica Alfonsi, responsabile della comunicazione per Open Arms Italia.

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Per prima cosa le chiedo di presentarci Open Arms e la sua attività…

Open Arms è una organizzazione non governativa che si occupa principalmente di ricerca e soccorso in mare. Nasce nel 2015 per opera di un signore catalano chiamato Oscar Camps, un imprenditore, un cittadino qualunque. La sua occupazione era quella di fornire alle spiagge spagnole bagnini e mezzi di soccorso, e lui stesso era un soccorritore professionista. Un giorno, guarda un telegiornale assieme a suo figlio e vide le famose e terribili immagini del piccolo Alan Kurdi, il bambino annegato, un’immagine che poi è diventata iconica e che ha colpito l’opinione pubblica. Il figlio di Oscar gli chiese perché, visto che lui si occupava di salvataggio, non aveva salvato anche il piccolo Alan. Questa frase colpisce molto Oscar che, dotato di un carattere abbastanza volitivo, decide di attivarsi e di capire in che modo effettivamente poter essere utile, mettendosi in contatto con delle organizzazioni che si trovavano in Grecia in quel momento e raccogliendo dei fondi. Dopodiché, con il suo amico e socio Gerard Canals, parte per vedere che cosa si può fare. Arrivano a Lesbo e da lì nasce poi tutta l’avventura di Open Arms.