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SEAC

Peter Ivanov


 
Virtual Power Teams 

Intervista a Peter Ivanov

di Giuliano Testi – CTS SEAC

Nell’ultimo anno, la pandemia da Covid-19 ha imposto l’uso del lavoro da remoto, spesso nelle sue forme basilari, senza che si potesse parlare di vero e proprio smart working. Durante questo periodo, le persone si sono dovute adattare a lavorare all’interno di team virtuali, risolvendo conflitti a distanza, stabilendo obiettivi da raggiungere in una modalità, per lo più, inconsueta. Tutto questo ha evidenziato come sia necessario, soprattutto in momenti di stress, poter contare su un approccio sistematico. Ho avuto modo di parlarne con Peter Ivanov, l’autore del recente volume intitolato “Power Teams Beyond Borders” edito da Wiley e non ancora disponibile per il mercato italiano. 

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Per prima cosa, ti chiedo di presentarti…

Sono stato per venti anni manager di team virtuali internazionali di grandi dimensioni, appartenenti principalmente all’area IT, che si estendevano attraverso vari continenti e fusi orari. Poi, negli ultimi sette anni ho deciso di seguire una delle mie passioni e sono diventato un keynote speaker. Ho avuto molte opportunità di lavoro, tenuto discorsi in più di venticinque nazioni per un totale di oltre diecimila partecipanti. L’altra mia grande passione è quella del coaching, in particolare la creazione dei cosiddetti power teams. Attualmente sto lavorando con oltre cento aziende, dalle grandi multinazionali alle medie realtà che vogliono andare oltre i confini della propria organizzazione, integrando non solo le persone che fanno parte dei vari team ma anche le aziende consociate, i fornitori, i partner internazionali. Ho scritto due libri, tradotti in sei lingue. Il primo, “Virtual Power Teams” illustra il mio metodo, mentre nel secondo, che hai nominato prima, affronto la problematica della costruzione di un power team oltre i confini aziendali e geografici, sviluppando i concetti di combination e coopetition ed andando oltre il mondo profit, parlando del lavoro con le ONG, per confrontarci ed affrontare insieme i problemi dell’umanità. Per il resto, posso dirti che sono stato campione del mondo di lancio del disco nella categoria senior [over 45]  ai World Masters Games di Auckland e che ho una moglie e cinque figlie, certamente il team più difficile da gestire [ride]; dal momento che stanno iniziando ad allontanarsi da casa per seguire gli studi, il mio prossimo obiettivo sarà la creazione della virtual power family.