Seleziona una pagina
SEAC

Libiamo ne’ lieti calici

di Giuliano Testi – CTS SEAC

Libiamo, libiamo ne’ lieti calici, che la bellezza infiora
e la fuggevol, fuggevol ora s’inebriì a voluttà.
Libiam ne’ dolci fremiti che suscita l’amore,
poichè quell’occhio al core onnipotente va.
Libiamo, amore, amore fra i calici più caldi baci avrà.
Ah! Libiam, amor fra’ calici più caldi baci avrà.
Giuseppe Verdi, La Traviata

Il mondo della produzione vitivinicola è meraviglioso, ha un fascino tutto suo che possiamo sperimentare semplicemente parlando con uno dei tanti produttori italiani. Dal più grande al più piccolo, sono tutti accomunati da un amore sconfinato per il loro prodotto. È la trasposizione industriale del rapporto tra uomo e natura, che si conserva ancora nell’ambito di una produzione che – fortuna loro – fa perno sulla terra, sulla coltivazione, su sensazioni ed odori, sul mutevole rapporto con gli elementi e le stagioni. Un rapporto fortissimo tra produttore e prodotto, organico, vitale; non sono solo oggetti, non è solo commercio.

Scopri Law&HR

Abbonati

È un appartenersi vicendevole. È il mondo di tante eccellenze produttive, da quelle di nicchia a quelle che si stanno imponendo a livello internazionale. Ci troviamo di fronte a realtà dalle grandi dimensioni e dai volumi di vendita impressionanti, così come a piccole cantine con produzioni limitate ma dalla qualità molto elevata. Ciò che le accomuna – molto spesso – è l’origine familiare dell’azienda, mostrata con orgoglio – quasi fosse un vessillo – dalle nuove generazioni, che hanno saputo modernizzare senza stravolgere, introdurre quegli aspetti di managerialità che oggi sono sempre più determinanti in ogni ambito della nostra economia. In questo contesto, il ruolo della famiglia diventa quello di garante della qualità e della tradizione, di quei valori primari della terra che non vanno dimenticati, anzi. È anche un mondo – e dobbiamo esserne orgogliosi – nel quale stanno trovando sempre più spazio le donne, apportatrici di una nuova visione, di nuove competenze e di nuove sensibilità che stanno arricchendo la cultura aziendale e più in generale il nostro paese. È ottobre, ci stiamo avviando verso la fine dell’anno, e forse – e sottolineo forse – ci stiamo avviando verso l’uscita di quel lungo tunnel chiamato Covid che di così tante angosce ci ha gravato. Lo so, scaramanticamente non dovrei dirlo – Eduardo De Filippo affermava che essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male – ma la sensazione è che stiamo per tornare alla normalità, alla convivialità che da sempre ci caratterizza, alla vita fatta di amicizia, di incontri senza distanziamento, di emozioni. Sarà bellissimo poterlo fare, innalzando i nostri calici in un brindisi verdiano.