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SEAC

Ann Pettifor


 
Green New Deal

Intervista a Ann Pettifor

di Giuliano Testi – CTS SEAC

Ann Pettifor, economista, public speaker ed autrice di volumi molto apprezzati, è conosciuta per il suo lavoro sul debito sovrano e sull’architettura finanziaria internazionale. Ha guidato una campagna, Jubilee 2000, che come parte di un movimento internazionale ha portato alla cancellazione di buona parte del debito dei paesi più poveri. Attualmente è la direttrice di PRIME (Policy Research in Macroeconomics), una rete di economisti che promuove la teoria e le politiche monetarie di Keynes e che si concentra sul ruolo del settore finanziario nell’economia. Crede fortemente che la teoria convenzionale si sia dimostrata quasi priva di rilevanza per il fallimento cronico dell’economia globale e per la minaccia più grave che tutti noi dobbiamo affrontare, il cambiamento climatico. Nel 2008, assieme ad un ristretto gruppo di esperti, ha ideato il Green New Deal, alla cui base c’è l’idea che la crisi sistemica che stiamo vivendo non possa essere risolta con timide politiche green, ma che sia piuttosto necessaria una trasformazione profonda, strutturale, del nostro approccio all’economia ed all’ecosistema, a partire da un deciso cambiamento del settore finanziario globalizzato e deregolamentato che non può essere guidato dallo Stato.

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Questo significa “trasformare e superare il fallimentare modello capitalistico che adesso minaccia di far collassare i sistemi di supporto vitale della Terra e con essi la civiltà umana” abbandonando l’attuale sistema finanziario globalizzato e ultraenergivoro, che crea miliardi di dollari di debito per finanziare un consumo apparentemente illimitato. Il Green New Deal mira a soddisfare i bisogni dell’uomo e non i suoi desideri, richiedendo “un profondo cambiamento sistemico, sia economico che ecologico” guidato da una radicale trasformazione verso la cosiddetta economia di stato stazionario. Secondo il pensiero di Pettifor, il Green New Deal “non è un’idea, né una proposta, ma un piano globale per arginare il crollo dei sistemi di supporto vitale alla Terra” e lei riesce a spiegarlo molto bene all’interno del suo ultimo libro, “Il Green New Deal – cos’è e come possiamo finanziarlo”, pubblicato nello scorso maggio da Fazi Editore. Proprio in relazione al suo interessante volume, ho avuto modo di porle qualche domanda.