Chronos e Kairos
di Giuliano Testi – CTS SEAC
“Il tempo è la cosa più preziosa
che un uomo possa spendere.”
Teofrasto (371 a.C. – 287 a.C.)
Gli antichi greci avevano diverse parole per indicare il trascorrere del tempo, e le più importanti – e conosciute – erano χρόνος (chronos) e καιρός (kairos). Mentre la prima si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, come comunemente lo intendiamo, la seconda parola significa altro, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale “qualcosa” di speciale accade, il tempo opportuno, la buona occasione, il momento propizio. Pertanto, potremmo dire che mentre chronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa. Questo numero della nostra rivista ha a che fare proprio con il tempo, a partire dalla cover story “Time” fino al tema principale degli approfondimenti interni, il contratto di lavoro “a tempo determinato”. La prima cosa che possiamo rilevare è – essendo oggi in vena di filosofeggiare – un contrasto evidente tra le parole tempo e determinato. Determinare il tempo è racchiuderlo all’interno di qualcosa, porre dei limiti alla sua essenza di passato-presente-futuro. Ma è evidente che il tempo – in assoluto – non può essere determinato.
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Chronos scorre inesorabile, chi può impedirne la corsa senza fine, il suo trascorrere incurante di tutto e di tutti, il suo compiaciuto dimenarsi nell’idea stessa di eternità? Molto, molto più umano ed attinente al tema e alla bisogna è Kairos, che per sua natura rifugge la tentazione dell’eterno per realizzarsi in un momento, più o meno lungo. Mentre Chronos è indifferente alle passioni umane e spesso – a dirla tutta – se ne beffa, Kairos non esiste senza l’essere vivente, prende forma e vita dal sorgere dell’emozione e muta in ricordo quando il suo ciclo giunge al termine. Coniugar lavoro e tempo è per noi quotidiano affanno, ma anche nel lavoro possiamo – e dobbiamo – ritrovare i nostri due concetti di tempo. Se è vero che ognuno di noi ha un orario di lavoro scandito da Chronos, ciascuno di noi dovrebbe poter vivere un proprio Kairos lavorativo, denso di importanza, di qualità, da riporre tra i ricordi preziosi. Come ci raccontano gli ospiti di questo numero di LAW&HR, il contratto a tempo determinato è estremamente diffuso e lo sarà per molto tempo. Il mio auspicio è che i contratti a termine non siano solo precarietà fine a sé stessa, Chrono-contratti, ma anche vere opportunità verso il futuro, il primo passo lungo il percorso della propria realizzazione. Per dirla in pseudogreco, Kairo-contratti.