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SEAC

Spazi di lavoro

di Maria Chiara Volpi – CTS SEAC

Dopo due anni di forzato smart working sta per terminare il periodo emergenziale e molte aziende, in vista del rientro dei lavoratori in sede, stanno riprogettando gli spazi e l’organizzazione del lavoro; stanno inoltre ripensando quanto e che tipo di spazio manterranno in ufficio, cercando al contempo di rendere l’ambiente di lavoro stimolante, innovativo e salutare.
Una cosa è certa: non verrà ripristinata la funzione dell’ufficio che c’era prima del Covid; l’esperienza del lockdown ha accelerato il processo di transizione, che era già in atto, verso soluzioni più innovative e digital-oriented e nel frattempo i lavoratori si sono abituati ad un sano equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e ad una maggiore flessibilità, non solo in termini di orario.
I cosiddetti uffici alveare, l’orario fisso e il concetto di lavoro esclusivamente in presenza sono considerati, oggi, un retaggio di un passato che non tornerà.
A causa della pandemia (o forse grazie ad essa), le certezze che prima sembravano granitiche sono state messe in discussione ed il lavoro da remoto, che prima era un’eccezione, è diventato una regola comune a tante aziende.
Addio, quindi, a desktop, badge, telefoni fissi e scrivanie in batteria.
Ma come sarà l’ufficio del futuro?

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Sarà organizzato intorno alle esigenze dei suoi utenti; sarà sempre più una forma ibrida tra remoto e presenza, per garantire l’interazione umana e la crescita personale che deriva dal lavoro di gruppo; sarà un mix di open space e uffici chiusi messi a disposizione di dipendenti e collaboratori nel momento del bisogno; uffici multifunzionali, fluidi, flessibili, ecosostenibili, riconfigurabili, più interattivi e semplificati rispetto a quelli di oggi grazie a tecnologie e processi che renderanno possibili modalità di lavoro innovative, dove i dipendenti potranno lavorare sentendosi creativi e produttivi.

Nell’ufficio del futuro prevarrà la collaborazione al lavoro individuale, ci saranno aree comuni, spazi condivisi e scelte d’arredo che faciliteranno il lavoro di gruppo formale e informale (pensiamo a divani e banconi in stile bar), mentoring, confronti e scambi da cui potranno nascere ottime idee di business.