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SEAC

Franco Bernabè

 
A conti fatti

Intervista a Franco Bernabè

di Giuliano Testi – CTS SEAC

Maggio 2021

Franco Bernabè non ha bisogno di particolari presentazioni. Figura di spicco dell’economia italiana, nella sua lunga esperienza è stato amministratore delegato di alcuni dei gruppi industriali più importanti del nostro paese, come Eni e Telecom, ed ha presieduto società come Nexi e Cellnex. Con il suo recente libro “A conti fatti – Quarant’anni di capitalismo italiano” racconta la propria esperienza sullo sfondo delle trasformazioni del capitalismo e dell’evoluzione del rapporto tra politica e impresa. Affronta argomenti delicati, alternando ricostruzione documentale ed analisi storica per evidenziare come le origini dei molti problemi che affliggono il sistema Italia siano da ricercare indietro nel tempo. È un quadro d’insieme ricco di spunti e di richiami all’attualità. Una lettura certamente affascinante, che fa sorgere più di una domanda, circa la nostra possibilità di ripresa e la necessità di risolvere l’ambiguità di fondo del nostro apparato economico.

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Il suo libro, “A conti fatti”, ha avuto un ottimo successo. Come è nato il libro ed a chi si rivolge? Quale insegnamento possiamo apprendere dal suo racconto di quarant’anni di capitalismo italiano?

Sono pochi i manager che decidono di raccontare la propria storia e sono pochi anche i lettori che apprezzano questo genere letterario. È difficile perciò trovare degli editori disponibili ad avventurarsi su questo terreno. Nel mio caso ci sono stati due fattori che hanno contribuito alla decisione di mettermi a scrivere: il fatto di essermi trovato nella posizione di vertice delle due più grandi imprese italiane in momenti critici per la vita economica del nostro paese, e l’interesse di Carlo Feltrinelli per l’osservazione di vicende economiche industriali e politiche con gli occhi di chi ne era stato protagonista. Ne è uscito un racconto che si sviluppa con il ritmo di un thriller e che ha incontrato il favore anche di un pubblico di non specialisti. Il libro si rivolge a un pubblico non necessariamente di persone interessate alla storia industriale ma che è attratto dalla descrizione del rapporto tra mercato, politica e affari. Nel libro si parla anche di servizi segreti e questo aggiunge curiosità alla lettura. È dunque un libro che vuol essere una guida per capire come funziona il rapporto tra politica, economia e società ma è anche un libro molto personale di riflessione su come affrontare momenti difficili della vita professionale di ciascuno di noi.